Io e te su quei giorni - Renzo Zenobi

    Intrecciava discorsi e regalava parole buone
    e sotto un pranzo importante ascoltava in pace
    poi alla fine se trovava due ciliegie legate
    le posava a cavallo di un orecchio;
    mi piacerebbe seguirti quando porti in tintoria
    i tuoi vestiti e il tuo caro buonumore smesso.

    Questa sera ho scordato la mia amante sotto la pioggia
    lei č venuta a trovarmi e ha raccolto una foglia.
    "In questa casa manca un gatto" disse "Se sei abbandonato"
    io mi accorgo delle tende non comprate;
    e poi quegli occhi di cervo di montagna in casa mia
    erano i primi dopo quelli del vento volato via.

    Io su quei giorni
    sotto un cielo che aspettava la neve
    camminare il guinzaglio ed il cane trovati
    e te fra le mani al mio fianco
    sotto ombrelli abbracciati in fila educati.
    Tu su quei giorni
    pomeriggi invernali finiti
    costruivi il tuo mondo e parlavi pių forte
    come tutte le ragazze a uno sguardo
    dietro un angolo per caso incontrato.

    E se tu fossi qui io smetterei di cantare
    sarebbe dolce avere qualcuno "Scusate un attimo"
    ed alzarmi da tavola per poterti telefonare
    dove sei stata quando urlavano i corvi:
    quando i barbieri con i loro pennelli di schiuma
    scrivono sullo specchio "Buon Natale" e "Buona fortuna".
    Disk

    Marco Giunco
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