Il Bello - Francesco Guccini

    Bello, col vestito della festa;
    bello, con la brillantina in testa;
    bello, con le scarpe di Koppale
    e l'andata un po' per male,
    ed in bocca il riso amar...
    Le donne treman, quando monto la Gilera;
    fremono, aspettando alla balera;
    muoiono, spasimando nell'attesa
    che ad un mio cenno d'intesa
    io le stringa nel casché
    (modestamente! olé!)

    Poi mi decido e avanzo tra la folla
    e con un fischio invito la più bella;
    lei mi stramazza sulla spalla, poverina,
    quell'odor di brillantina è il profumo dell'amor
    e mentre il tango dolcemente vola
    sussurro piano: "bambola il tuo nome!"
    Risponde dolce: "Sguazzinelli Argia,
    sto qui in fondo alla via al centoventitré."
    (Dimenticavo: olé!)

    Bello, con la mossa, olé, dell'anca!
    Bello, mentre turbina la danza;
    bello con lo sguardo vellutato
    ed il labbro corrucciato
    e la voluttà nel cor!
    La stringo forte in una spastica carezza
    e nello spasimo una costola si spezza,
    ma che m'importa, poiché sono quasi un mito:
    questo è il minimo tributo che una donna pagar de';
    (Sono fatale! Olé)

    Tace il violino, si tace la chitarra,
    sazio d'amore la risbatto sulla panca,
    lei sta piangendo il suo dolore, poverina,
    quell'odor di brillantina non scorderà mai più.
    Mentre la notte tenebrosa impera
    risalto al volo sulla mia Gilera:
    per questa sera ho troppo amato, e sono stanco,
    la notte tutta in bianco non posso far perché
    sono anemico! Olé!

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    Marco Giunco
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