Un altro giorno è andato - Francesco Guccini

    E un altro giorno è andato, la sua musica ha finito, quanto tempo è ormai passato e passerà!

    Le orchestre di motori ne accompagnano i sospiri, l'oggi dove è andato l'ieri se ne andrà.
    Se guardi nelle tasche della sera ritrovi le ore che conosci già,
    ma il riso dei minuti cambia in pianto ormai e il tempo andato non ritroverai.

    Giornate senza senso, come un mare senza vento, come perle di collane di tristezza;
    Le porte dell'estate dall'inverno son bagnate, fugge un cane come la tua giovinezza.
    Negli angoli di casa cerchi il mondo, nei libri e nei poeti cerchi te,
    ma il tuo poeta muore e l'alba non vedrà e dove corra il tempo chi lo sa?

    Nel sole dei cortili i tuoi fantasmi giovanili corron dietro a delle silvie beffeggianti:
    si è spenta la fontana, si è ossidata la campana, perché adesso ridi al gioco degli amanti?
    Sei pronto per gettarti sulle strade, l'inutile bagaglio è dentro in te,
    ma temi il sole e l'acqua prima o poi cadrà e il tempo andato non ritornerà.

    Professionisti acuti fra i sorrisi ed i saluti ironizzano i tuoi dubbi sulla vita.
    Le madri dei tuoi amori sognan trepide dottori, ti rinfacciano una crisi non chiarita.
    La sfera di cristallo si è offuscata, e l'aquilone tuo non vola più.
    Nemmeno il dubbio resta nei pensieri tuoi e il tempo passa e fermalo se puoi.

    Se i giorni ti han chiamato tu hai risposto da svogliato, il sorriso degli sepcchi è già finito.
    Nei vicoli e sui muri quel buffone che tu eri è rimasto solo a pianger divertito.
    Nel seme al vento afferri la fortuna, al rosso saggio chiedi i tuoi perché,
    vorresti alzarti in cielo a urlare chi sei tu, ma il tempo passa e non ritorna più.

    E un altro giorno è andato, la sua musica ha finito, quanto tempo è ormai passato e passerà!
    Tu canti nella strada frasi a cui nessuno bada, il domani come tutto se ne andrà.
    Ti guardi nelle mani e stringi il vuoto: se guardi nelle tasche troverai
    gli spiccioli che ieri non avevi ma il tempo andato non ritornerà

    Disk

    Marco Giunco
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