In morte di S.F. - Pontiak, Verona

    Lunga e diritta correva la strada
    l'auto veloce correva
    la dolce estate era già cominciata
    vicino lui sorrideva.
    Forte la mano teneva il volante
    forte il motore cantava.
    Non lo sapevi che c'era la morte
    quel giorno che ti aspettava

    Non lo sapevi che c'era la morte
    Quando si è giovani è strano
    poter pensare che la nostra sorte
    venga e ci prenda per mano
    Non lo sapevi, ma cosa hai sentito
    quando la strada è impazzita
    quando la macchina è uscita di lato
    e sopra un'altra è finita

    Non lo sapevi, ma cosa hai sentito
    quando lo schianto ti ha uccisa
    quando anche il cielo di sopra è crollato
    quando la vita è fuggita
    Dopo il silenzio soltanto è regnato
    tra le lamiere contorte
    sull'autostrada cercavi la vita
    ma ti ha incontrato la morte.

    Vorrei sapere a che cosa è servito
    vivere, amare, soffrire,
    spendere tutti i tuoi giorni passati
    se così presto hai dovuto partire.
    Voglio però ricordarti com'eri
    pensare che ancora vivi,
    voglio pensare che ancora mi ascolti
    e che come allora sorridi

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    Marco Giunco
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